Buon seminario quello che dal 25 al 27 febbraio scorso si è tenuto a Bruxelles che, organizzato dalla Global Alliance Incinerator Alternatives, ha visto la partecipazione di rappresentanti provenienti da 16 Paesi e soprattutto dall'Europa (ma erano presenti delegati dagli USA, dall'India e dal Libano) discutere
in primo luogo dell'imminente nuova legislazione sui rifiuti che il Parlamento voterà a brevissimo e che il Consiglio dei Ministri (formato dai rappresentanti dei Governi dell'UE, che avrà l'ultima parola) "chiuderà " al massimo a Giugno. Questo seminario ha soprattutto posto l'attenzione sul tentativo che la lobby dell'incenerimento (massicciamente presente a Bruxelles) sta facendo per far RICLASSIFICARE L'INCENERIMENTO COME ATTIVITA' DI RECUPERO EQUIPARABILE AL RICICLAGGIO E SOTTRATTA ALLA CATEGORIA RESIDUALE DELLO SMALTIMENTO.
Per questo durante le interruzioni programmate del meeting le diverse delegazioni nazionali hanno incontrato i rispettivi parlamentari per sensibilizzarli SULLA NECESSITA' DI MANTENERE L'ATTUALE "GERARCHIA" DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI RINFORZANDOLA CON TARGETS OBBLIGATORI DI RIDUZIONE DEI RIFIUTI E DI RICICLAGGIO E COMUNQUE PER MANTENERE L'INCENERIMENTO INTERNO ALLE LOGICHE DI SMALTIMENTO.
Per quanto riguarda la Rete Nazionale Rifiuti Zero ben nutrita grazie alla presenza dei rappresentanti del COMITATO CONTRO L'INCENERITORE DI ACERRA e delle DONNE DEL 29 AGOSTO (realtà "storicamente" parte della Rete Nazionale) essa è riuscita ad organizzare UN INCONTRO PRESSO IL PARLAMENTO EUROPEO vedi foto su www.ambientefuturo.org con un gruppo di parlamentari coinvolti nella commissione che sta discutendo del provvedimento.
All'incontro era presente anche il referente europeo di GAIA Joan Marc Simon e la rappresentante del CNID francese ( l'organizzazione che in Francia coordina le battaglie contro gli inceneritori). I parlamentari italiani presenti sono stati ROBERTO MUSACCHIO della Sinistra Europea (che ha giocato un ruolo molto positivo nel collaborare alla riuscita dell'incontro),GUIDO SACCONI del Gruppo Socialista Europeo e quello che più conta "relatore ombra" della normativa in discussione/approvazione. MONICA FRASSONI, pur non presente ha garantito la presenza del Gruppo Verde attraverso il suo assistente parlamentare che segue da vicino l'iter in oggetto. A sottolineare il valore dell'incontro a cui ha potuto accedere tutta l'ampia delegazione ( formata da almeno 15 persone) anche la presenza della parlamentare irlandese BARBARA DE BRUN, l'altra "relatrice ombra" del provvedimento appartenente alla GUE.
Dal punto di vista del "merito" della discussione occorre dire senza mezzi termini che le cose "non sono messe bene". Infatti come ha detto la parlamentare irlandese "vice-relatrice" dopo che nel febbraio-marzo dell'anno scorso il Parlamento europeo aveva respinto la posizione del Consiglio dei Ministri che aveva "promosso" l'incenerimento (sotto la spinta congiunta di Germania e Francia, l'Italia si era astenuta) attraverso un voto di "misurata" maggioranza, ora la situazione appare più difficile.
Infatti dopo che di nuovo il Consiglio dei Ministri ha reiterato la sua posizione riconfermando in novembre la volontà di riclassificare l'incenerimento, IL PARLAMENTO EUROPEO,QUESTA VOLTA, PER "IMPALLINARE" LA POSIZIONE DEI GOVERNI DOVREBBE BOCCIARE IL PROVVEDIMENTO CON MAGGIORANZA "QUALIFICATA" (50%+1 dei parlamentari) cosa che appare difficile se non impossibile.
Comunque non è detto chi i giochi siano fatti perché in votazione sono già presenti un gran numero di emendamenti che non solo chiedono il ripristino della "vecchia" gerarchia di gestione dei rifiuti MA CHE RILANCIANO ANCHE SUGLI OBIETTIVI DI RIDUZIONE, SU TARGETS OBBLIGATORI DI RICICLAGGIO E DI RACCOLTA DIFFERENZIATA E SULLA OBBLIGATORIETA' DELL'APPLICAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEL CICLO DI VITA DEI PRODOTTI.
E QUI SI INSERISCONO LE VALUTAZIONI DI GUIDO SACCONI, ritenuto "parlamentare chiave" nella votazione da parte dell'influentissimo Gruppo Socialista. Le sue posizioni che successivamente GAIA valuterà con preoccupazione portano il suo gruppo a non presentare emendamenti lasciando intendere che questa volta il suo gruppo potrebbe votare anche la riclassificazione dell'incenerimento "in cambio" di TARGETS OBBLIGATORI e più elevati per il riciclaggio.
Sacconi, comunque HA DETTO ANCHE CHE IL SUO GRUPPO E' DISPOSTO A VOTARE TUTTI GLI EMENDAMENTI tendenti a chiudere la porta alla riclassificazione in questione. Per completezza informativa, la relatrice ufficiale, l'inglese CAROLINA JACKSON si situa su di una posizione che "accetta" la riclassificazione, a parole, solo per ottenere obbiettivi più elevati di RD.
Come si può notare la partita è intricata MA DECISIVA. Non tanto per la effettiva possibilità da parte degli inceneritori di raggiungere il traguardo di "efficienza energetica" che li equiparerebbe al recupero di materia. Infatti la "formula di efficienza" allegata al provvedimento prevede un recupero energetico da parte degli inceneritori che per esempio in Italia nessun inceneritore riuscirebbe a raggiungere (anche nel recupero combinato di calore e di energia).
MA PER L'EFFETTO "IMMAGINE ( l'ormai "famoso" green washing) " che la lobby inceneritorista potrebbe "portare a casa" riuscendo (solo a patto del raggiungimento della "soglia"della "formula di efficienza" forse raggiungibile solo da alcuni impianti tedeschi) ad accreditare almeno in teoria, l'incenerimento quale parente stretto del riciclaggio. Il tutto sarebbe ovviamente UN IMBROGLIO PERICOLOSISSIMO.
Infatti, come ben spiega un depliant diffuso da GAIA e dall'associazione internazionale Health Without Harm www.noharm.org/europe diventerebbe una "disputa" se bruciare la carta raccolta in modo differenziato in inceneritori con tale resa energetica OPPURE SE RICICLARLA. Tutti sanno che anche con impianti ad alta resa energetica non c'è paragone tra l'energia salvata con il riciclaggio rispetto a quella ottenuta bruciando (almeno di 2 volte inferiore). E questo a prescindere dai rischi sanitari connessi agli inceneritori.
Comunque occorre impiegare questi giorni (probabilmente il voto ci sarà entro non più di 10 giorni) per sensibilizzare i parlamentari europei del nostro Paese sul nostro territorio chiamandoli, indipendentemente dagli schieramenti (anche nella destra ci sono Parlamentari, perlomeno in altri Paesi, contrari all'incenerimento). Per questo mettiamo a disposizione il loro indirizzo con cui contattarli:
guido.sacconi@europarl.europa.eu
Alessandro.foglietta@europarl.europa.eu
adrianapolibortone@europarl.europa.eu
vittorio.prodi@europarl.europa.eu
amalia.sartori@europarl.europa.eu
marcello.vernola@europarl.europa.eu
monica.frassoni@europarl.europa.eu