riceviamo e pubblichiamo.
di Claudio Grassi
Caro Sandro, ti ho visto l'ultima volta l'11 ottobre. Eri sul bordo della strada mentre passava la manifestazione. Si vedeva che il male ti stava mangiando, ma tu sorridevi. Ci siamo salutati col pugno chiuso e con speranza.
Poi ci siamo sentiti. Non ce la facevi a venire al dibattito che dovevamo fare assieme a Roma. La tua voce era affaticata. Usciva lenta. Poi mi hai richiamato. Eri amareggiato per le divisioni del Partito.
Non condividevi l'ennesimo attacco contro la nostra storia. Ho tanti ricordi di te. Di questi 10 anni di lotta comune. Voglio solo dirne uno per il quale Rifondazione Comunista ti deve tantissimo.
Era il 1998. Rottura con il Governo Prodi. Tutta la sinistra "per bene" prende le distanze dal nostro Partito. C'è chi ci toglie il saluto, chi si nega al telefono.
E tu cosa fai? Ti iscrivi al Prc e ci aiuti a risalire la china! Non solo. Prendi in mano Liberazione e, in poco tempo, lo trasformi in formidabile strumento di lotta politica. Comunista mai pentito, aperto, allegro, ironico, allergico ad ogni forma di settarismo.
Grazie, caro Sandro per ciò che ci hai dato.