Riceviamo e pubblichiamo.
Il primo settembre abbiamo appreso del rilascio dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) da parte degli uffici della Regione Lazio in favore della costruzione dell'inceneritore di Albano. E' stato quindi dato il via libera al Co.E.Ma, consorzio autonomamente “eletto” (senza gara di appalto), e formato dalle società facenti capo al gruppo di Manlio Cerroni, alla costruzione e gestione dell’ecomostro.
Tutto questo è avvenuto il 13 agosto scorso, momento fisiologico di minor presenza e contrasto di tutti i cittadini impegnati nella vertenza contro questa folle scelta speculativa.
Un gesto assolutamente provocatorio a neanche un mese dal secondo dei due incontri del Coordinamento contro l’inceneritore di Albano con la Regione Lazio per discutere sulla non-costruzione dell'impianto e la relativa incompatibilità territoriale del mostro da edificare nel sito di Roncigliano. Incontri indetti in quanto l'impianto è fortemente osteggiato da tutte le comunità di cittadini che ben rappresentano la realtà dei Castelli Romani in ogni sua accezione.
In quella sede Piero Marrazzo aveva annunciato di voler proseguire il confronto presso la Pisana sulle ragioni del “No all’impianto” e intanto di non far procedere l'iter autorizzativo. Ad oggi tale scelta non ci risulta spiegabile ed è figlia della volontà unilaterale della Regione Lazio.
Tutto ciò inquadra e connota gli incontri passati come gesti ipocriti di finta democrazia partecipata che di fatto asfaltano, anzi, che bruciano i diritti dei cittadini, in secondo piano rispetto agli interessi di Manlio Cerroni.
Affermiamo con forza che queta è una scelta di cui il potere politico dovrà assumersi le responsabilità sanitarie, economiche e sociali verso il territorio dei Castelli e la sua gente.
Piero Marrazzo, con la sua giunta di governo ed i suoi collaboratori dovranno rispondere ai cittadini dei Castelli Romani del perche' di questo vile e al tempo stesso arrogante comportamento che li ha portati a firmare un’Autorizzazione Integrata Ambientale nelle notti di Ferragosto, al buio, di nascosto alienando, anzi, svendendo la loro carica istituzionale agli interessi di pochissimi e spogliandosi di fatto di ogni ruolo rappresentativo e di difesa degli interessi dei cittadini.
E’ infatti ormai ben chiara la commistione di interessi e la totale subordinazione degli uffici regionali ai dictat di Cerroni e non solo di quest’ultimo, così come è chiaro che ogni giorno trascorso senza avviare il cantiere di Roncigliano si rifletta in concreto e sonante denaro perso per tutti gli interpreti speculativi di questa opera obsoleta che produrrà in primis un’autentica emergenza sanitaria sul territorio castellano.
Il Coordinamento ha in programma di fissare immediatamente un incontro con la Regione Lazio per avere spiegazioni da parte di Piero Marrazzo e della sua giunta sulla totale inutilità degli incontri da lui stesso promossi, dialogo a questo punto retorico, di cui lo stesso presidente dovrà assumersi le connesse responsabilità legate soprattutto alle prospettive e conseguenze future che questa scelta sconsiderata mette di fronte ad ogni parte coinvolta nella vertenza.
E' chiaro che questa azione compiuta dalla Regione Lazio sottende con tutta probabilità alla volontà preventiva e irresponsabile della Pisana e dei poteri affini, di cercare un unilaterale innalzamento dei toni della vertenza; con la speranza inutile di delegittimare un movimento fortemente radicato sul territorio, la sua dialettica e assolutamente fermo sulla tutela dei propri diritti e della sua volontà civile.
Gesto folle, sconsiderato, che svende definitivamente chi guida quell’ente e getta una definitiva ombra sull’intero “piano commissariale rifiuti” connotato ormai da continui sequestri, inchieste giudiziarie, interventi del NOE e bacchettamenti dell’Authority per la concorrenza.
Non siamo intenzionati ad accettare e non permetteremo la costruzione di questo ecomostro. Si richiama in primis ad una continua mobilitazione ora più che mai necessaria considerata la non remota possibilita' dell’imminente apertura del cantiere nel sito di Roncigliano. Evento questo che non permetteremo al fine di ribadire ad irresponsabili e non che questa vertenza è una lotta che non siamo disposti a perdere. Senza resa.
Coordinamento contro l'Inceneritore di Albano Laziale.
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