Si "tinge di giallo" il caso di Pietrasanta innescato oltre che dalla fuoriuscita di diossina anche da una lettera anonima che denunciava la manipolazione dei dati (in particolare per il monossido di carbonio e per il carbonio organico totale) da parte del gestore.
A questo punto VEOLIA che da un anno ha rilevato tutti gli impianti di TERMOMECCANICA ( Taranto, Gioia Tauro, Vercelli, Pietrasanta) e che, a nostro avviso, "difficilmente poteva non sapere" HA FATTO UN ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA ( a Pietrasanta esisteva già un fascicolo aperto sull'inceneritore dopo lo sforamento delle diossine nel febbraio scorso). Copione simile ( anzi praticamente uguale a VERCELLI). Veolia denuncia e chiede i danni a Termomeccanica ( che strano, la sede nazionale di queste due aziende si trova nello stesso palazzo di LA SPEZIA) con la quale fino ad oggi sembrava "culo e camicia".
Al di là degli aspetti del "giallo" su cui è la magistratura che dovrà pronunciarsi, di "nero su bianco" c'è l'assoluta incapacità delle amministrazioni pubbliche nel garantire ai cittadini il benché minimo controllo su ciò che è uscito da questi inceneritori. In buona pace della tutela sanitaria e della trasparenza. QUANDO, NEL CORSO DEL TENTATIVO DI COSTRUIRE NUOVI INCENERITORI GLI AMMINISTRATORI SI STRACCERANNO LE VESTI NEL GARANTIRE CHE "TUTTI I DATI RIGUARDANTI LE EMISSIONI SARANNO POSTI SOTTO RIGIDI CONTROLLI ED IN TEMPO REALE" RISPONDETE CON LA STORIA (che non è una fiction) DELLA VEOLIA- TERMOMECCANICA.
VOGLIAMO TUTTA LA VERITA'! CHE DI QUESTA VICENDA SE NE OCCUPI ANCHE IL PARLAMENTO! In gioco c'è la salute pubblica e la credibilità stessa delle istituzioni che a causa di fatti come questi VA A FINIRE SOTTO I TACCHI. Anche per questo torniamo a chiedere l'immediata chiusura degli inceneritori coinvolti. Per il "caso Vercelli" vedi articolo della "Stampa" inviatoci da coordinamentonoinc@yahoo.it