Riceviamo e pubblichiamo.
Sabato 10 luglio, presso la sede saltatempo, Vicolo Lanzi 1, Genazzano (RM) Incontro per la creazione di una mutua delle sementi autoctone Fermenti – cantine spazi aperti – 2010 Anno internazionale della Biodiversità Come lo scorso anno Fermenti si è dato un tema e la scelta quest'anno è stata quasi obbligata. Il 2010 infatti è stato scelto dall'ONU quale Anno Internazionale della Biodiversità, un tema fondamentale per chi voglia parlare di agricoltura e di cultura contadina.
Al tema verranno dedicate diverse iniziative come il come il concorso fotografico o il convegno sugli OGM e sulla biogenetica in agricoltura. Fermenti però vuole dare anche un suo piccolo contributo concreto alla conservazione dell'agrobiodiversità: ogni fraschetta proporrà uno di quei piatti della tradizione meno conosciuto o addirittura dimenticato, inoltre, all'ingresso di ogni cantina, sarà indicato su una mappa vegetazionale il terreno di provenienza di alcune delle materie prime usate nella preparazione dei piatti.
La mutua delle sementi autoctone La varietà delle colture tradizionali vuole poi essere riscoperta e difesa con un intervento diretto. L'obiettivo è quello di creare una mutua delle sementi, ovvero un elenco di piante autoctone e una rete di contadini dell'Alta Valle del Sacco che si impegnino nella conservazione di queste specie, attraverso la coltivazione diretta di esse e quindi la produzione e lo scambio delle sementi.
Innanzitutto occorrerà iniziare il lavoro di ricerca e contemporaneamente creare i contatti fra i coltivatori. A questo scopo sabato 10 luglio alle 17, nella sede dell'Associazione Culturale saltatempo in vicolo Lanzi 1 (da piazza G.E. D'Amico, si scende la scalinata e si svolta a sinistra) si terrà un incontro aperto a tutti gli interessati, ovviamente con un particolare invito ad agricoltori (imprenditori agricoli, contadini del tempo libero e pensionati) ed esperti (agronomi e appassionati).
All'incontro parteciperà mettendo a disposizione la sua esperienza, un esponente della Rete Semi Rurali, associazione senza fini di lucro che promuove lo scambio fra le realtà italiane che hanno intrapreso iniziative in difesa dell'agricoltura contadina. Quando (e se) verranno segnalate o riscoperte delle specie autoctone il primo passo da compiere sarà la registrazione di queste nel Registro Volontario Regionale tenuto dall'Arsial, registro istituito dalla legge regionale del 1 marzo 2000 Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario.
La legge sancisce che “il patrimonio delle risorse genetiche di tali piante od animali appartiene alle comunità indigene e locali”, con la registrazione gratuita perciò si evita una volta per tutte che sulla specie lasciataci in eredità dai nostri avi, un giorno, come già è accaduto e accade, qualche grande azienda apponga il suo “copyright”. Sabato 17 settembre, all'interno di Fermenti 2010 verranno presentati i primi risultati della mutua delle sementi, in un un incontro a cui parteciperanno anche contadini provenienti da diverse regioni italiane che ci racconteranno le loro analoghe esperienze, spesso fruttuosamente concretizzatesi con la commercializzazione dei prodotti. Associazione Culturale saltatempo